
Il 17 settembre alle 10.00 presso la Biblioteca Altiero Spinelli della Regione Lazio si terrà l’evento “Acceleratori al plasma: la prossima frontiera della tecnologia”, un’occasione importante per presentare opportunità e progetti tecnologici, per approfondire le potenzialità degli acceleratori al plasma, una tecnologia emergente che promette di rivoluzionare il campo della fisica delle particelle, con ricadute significative in ambito medico, industriale e ambientale.
L’evento, realizzato grazie al PR FESR Lazio, si rivolge a ricercatori, imprenditori, studenti e cittadini interessati ai temi della tecnologia per far conoscere i contenuti del progetto finanziato dal Programma FESR.
Apre l’incontro Roberta Angelilli, Vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio; seguiranno interventi a cura di Rene Martins, European Commission – DG Research & Innovation – ESFRI Secretariat; Tiziana Petucci, Direttore Sviluppo Economico, Attività Produttive e Ricerca della Regione Lazio e Autorità di Gestione del PR FESR Lazio; Francesca Sbardella, Sindaca di Frascati; Antonio Zoccoli, Presidente INFN.
La giornata proseguirà con interventi di respiro più tecnico e scientifico a cura di Pierluigi Campana, Coordinatore progetto Eupraxia-ESFRI; Andrea Ceracchi, CEO Cecom; Massimo Ferrario, Responsabile scientifico presso LNF-INFN; Paola Gianotti, Direttrice LNF-INFN.
Per il progetto EuPraxia sono stati stanziati 108 milioni di euro dal Ministero dell’Università e Ricerca, oltre a 2 milioni per lo sviluppo della fase inziale di progettazione e studi di fattibilità.
Il Programma FESR Lazio 2021-2027 con 10 milioni di euro contribuisce a realizzare una linea laser, chiamata “ARIA”, che permette di realizzare test e analisi per le imprese, in particolare le PMI e finalizzata alla generazione di radiazione VUV (50–200 nm).
La linea ARIA attirerà l’interesse di aziende che svolgono attività di innovazione e sviluppo in settori strategici quali biologia, biotecnologie, scienze naturali, ingegneria e scienza dei materiali. Il suo impatto si estenderà dalla crescita delle competenze tecniche alla creazione di opportunità industriali e occupazionali, rafforzando la posizione dell’Italia nel panorama delle grandi infrastrutture europee di ricerca.
La partecipazione è gratuita, previa registrazione a questo link.